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La statua MARIA omnia plena (piena di tutto) è rivestita da una superficie reticolare che la rende transvisuale contenendo tutto ciò che la circonda.
Allo stesso tempo, con le mutazioni rese possibili dalla maglia, a seconda dei punti di vista e della luce, il tutto la contiene.

Concepita per essere toccata con gli occhi e non vista con le mani, le dimensioni di questa scultura variano da 8,66 in (22 cm) a 10 ft (3 m) e oltre, su richiesta.

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Dal 23 luglio fino al 30 agosto, 2023

Riproduci video

Riprodurre l’Icona MARIA con una superficie reticolare e stamparla in 3D, non solo la rende transvisuale, e dunque Omnia Plena, ma anche ascendente, dunque MARIA Ascendit.

Realizzata in poliammide bianca con stampa additiva 3D, l’ingrandimento di tre metri pesa 32 kg e permette una non-invasiva sospensione a mezzaria con cavi di nylon trasparente.

Applicare la stampa 3D e una sofisticata ingegneria per l’assemblaggio delle parti che compongono gli ingrandimenti è stato il retaggio più impegnativo. L’effetto di un ologramma è conosciuto e impiegato di sovente, ma con MARIA Ascendit si materializza in un corpo fisico che può dialogare con la luce circostante e con tutto ciò che lo circonda.

Anche con la scultura possiamo, ora, toccare con gli occhi l’Ascensione di MARIA.

Immagina MARIA Ascendit in…

MARIA ASCENDIT
un percorso per la nostra ascensione 

Ho guardato affascinata la scultura MARIA di Guido Dettoni della Grazia, sospesa nell’aria e contenente tutta la materia e la luce che la circonda e che viaggia dentro di lei.

Da più di duemila anni le rappresentazioni scultoree di Maria hanno i piedi ancorati alla terra e ci accompagnano nel nostro viaggio dell’anima. Lei e noi, qui, legati al suolo, desideriamo ricongiungerci, sentendo l’estrema densità della materia come una sfida difficile da superare.
Al contrario, solo le rappresentazioni pittoriche la elevavano in modo non tangibile, virtuale, liberandola dalla densità della materia.

Oggi, all’inizio del XXI secolo, l’autore di MARIA Ascendit utilizza la tecnica della stampa 3D e una superficie reticolare per ottenere la leggerezza e la transvisualità di una scultura tangibile che può essere sospesa per diventare l’ambiente stesso in cui è collocata. Un quadro, un affresco o un ologramma equivarrebbero a un fotogramma della narrazione visiva, mentre MARIA Ascendit è la stessa narrazione visiva: quella proposta dal tempio con la sua architettura o da un ambiente naturale con la sua scenografia. La scultura dà così quasi forma alla speranza di poter ascendere con lei.
La tecnica utilizzata per ottenere questo risultato nasce dalla tecnologia, elemento distintivo di questa nuova epoca. La stessa tecnologia che può separarci e disintegrarci, che può trasformarci in quasi automi, ma anche la stessa tecnologia che ora ci permette – per la prima volta – una rappresentazione scultorea di Maria che ascende. In un mondo duale – noi stessi siamo duali – anche la tecnologia è duale. Siamo noi a scegliere quale aspetto della dualità vogliamo sperimentare.
Maria ha già iniziato il cammino del ritorno. Vederla sospesa nell’aria ci invita a seguirla. MARIA Ascendit ci mostra come la materia possa ascendere lasciando andare tutto ciò che non è necessario, lasciando solo l’essenziale, ciò che ci dà forma e che, a sua volta, ci permette di contenere la luce dentro di noi.

Esther Ibáñez
Medico e filosofo
Ottobre 2023
Annotazione
Riproducendo la scultura originale MARIA con una superficie reticolare e realizzandola in poliammide bianca con la stampa additiva 3D, è possibile ingrandirla fino a tre metri di altezza e pesare fino a 32 kg. Può poi essere sospesa in aria con cavi di nylon trasparenti. L’ingegneria per raggiungere questo obiettivo è stata una sfida.