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Santa Maria delle Rose, ad Assisi

La chiesa di Santa Maria delle Rose sorge sulle fondamenta del muro romano che corre dietro il Tempio di Minerva, per questo è chiamata Santa Maria del Sopramura e anche Santa Maria Minore per distinguerla da Santa Maria Maggiore in Piazza del Vescovado.

I primi documenti risalgono al 1198, quando la chiesa fu assegnata da Papa Innocenzo III ai possedimenti del vescovo di Assisi. Una targa sulla facciata ricorda che il vescovo Marco Palmerini la riconsacrò nel 1726.

All’inizio dell’Ottocento, l’architetto Antolini vi scoprì i resti di un tempio pagano – forse dedicato a Mitra o a Vesta – che si troverebbe sotto il pavimento che oggi ospita la struttura Alpha Omega dell’ Esposizione MARIA.

I resti del tempio pagano indicano che il tempio esisteva già prima della ricostruzione carolingia della città nell’VIII secolo.

Le ricerche di Arcangelo Papi, avvocato, archeologo e direttore di http://misteridiassisi.it http://misteridiassisi.it, ci portano a una lapide di epoca umbra risalente al III-II secolo a.C. La lapide rivela due “storie” magiche accoppiate tra loro, lo si coglie dall’esame dei dettagli, notevoli e sorprendenti. Vale la pena notare che a sinistra appare il duplice volto di una divinità notturna e a destra un’epifania diurna che avviene in un bosco, a causa della caduta di un meteorite (molti sono raccolti ad Assisi).

Questa lapide rappresenta l’intreccio o la tessitura a doppio andamento – diretto e rovesciato – del fregio interno che orna il timpano del magnifico Tempio di Minervadi Assisi, a una quota immediatamente inferiore alla terrazza che sovrasta Santa Maria delle Rose, un’area archeologica vergine, che agli inizi dell’Ottocento non poteva essere ulteriormente coltivata.
L’antico arco umbro-romano di Santa Maria delle Rose è perfettamente orientato a sud, verso Bevagna e Roma.

Come da ultima conferma del 2022 da parte del Capitolo della Cattedrale di San Rufino, la chiesa di Santa Maria delle Rose non è mai stata sconsacrata, anche se da oltre 70 anni non vi si svolgono più liturgie.

L’indicazione precisa del luogo è l’area archeologica di Santa Maria delle Rose insieme ad altre immagini significative, che fanno pensare all’ingresso trionfale di un “bosco sacro” e non a una porta urbana dell’antica cinta umbro-romana nella parte alta della città (Assisi quadrata).

Madonna delle Rose (stima XIX secolo)
Questo affresco è oggi presente nella chiesa. Il terremoto del 1993 ha danneggiato gravemente la chiesa. Grazie a un donatore anonimo, la chiesa è stata restaurata nel 1997 e l’affresco nel 1999.

Madonna del Rosario (1581)
La Confraternita del SS Rosario commissionò questa pala, datata da un’iscrizione, per il proprio altare in Santa Maria delle Rose. È attribuita a Lorenzo Doni (figlio di Dono Doni).
La pala si trova oggi nel Museo Diocesano della Cattedrale di San Rufino.

Fotografie per gentile concessione di luoghidelsilenzio.it